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L’utopia
calcistica dell’Athletic Bilbao
Questo libro è
una storia d’amore. Un amore puro ma niente affatto platonico per
una squadra di calcio che suscita passioni viscerali e sanguigne e
che si dona con altrettanta, generosa carnalità ai suoi fan. L’Athletic
Club di Bilbao non seduce sculettando calcio come il Barcellona e
nemmeno ricorrendo a costosissimi lifting annuali come il Real
Madrid. Il suo è un fascino scarno, fatto di fango e sudore, di
acido lattico e traversoni alla cieca, di occhiaie e mischie
furibonde. Godetevi dunque questa storia d’amore ricambiato, o se
preferite il libro di storia, di geografia, di sociologia, di
scienze umane e calcistiche che alla suddetta si sovrappone. dalla
prefazione di Andrea De Benedetti
«Anomalia», «Utopia calcistica», «Ultimo club romantico», «Caso
unico nel calcio mondiale», «L’ultimo dei Mohicani»… sono solo
alcune delle definizioni che i mezzi comunicazione e gli
appassionati di calcio di mezzo mondo hanno usato negli anni per
definire l’Athletic Club di Bilbao, l’unica squadra di calcio di una
prima divisione di livello internazionale (la Liga) a rifiutarsi di
accettare le regole del calcio globalizzato. Continuando a schierare
solamente giocatori nati o cresciuti nei Paesi Baschi, l’Athletic è
diventato qualcosa di più di un club di
calcio: un fenomeno sociale e culturale, un
caso di studio per storici, antropologi,
sociologi, giornalisti o semplici tifosi
alla ricerca di un calcio dal volto più
umano. Il volume analizza con occhio ora
obiettivo ora complice la realtà
biancorossa, attraverso un approccio storico
e sociologico. Per capire che un’alternativa
al calcio flagellato dal mercenarismo, dagli
scandali finanziari e giudiziari, dal
doping, dalla violenza e dallo svuotamento
degli stadi esiste già!. |