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La coscienza del Diavolo. Leonardo
o il lato umano del Calcio
Leonardo ha giocato. E
ha giocato bene, vincendo un Mondiale. È colto, conosce Socrate e
Platone, parla cinque lingue, ha girato il mondo, proviene da una
famiglia benestante ma ha sempre un occhio di riguardo per chi dalla
vita ha avuto meno di lui. Ha cambiato tre ruoli di primo piano fino
ad arrivare alla guida del Milan.
L'autore, in questo libro raffinato e assieme appassionato,
ricostruisce a ritroso la vita del Leonardo calciatore ed
allenatore. Spaccati della vittoria mondiale col Brasile nel '94,
della rimonta-scudetto con il Milan nel '99, il non sempre facile
rapporto con Berlusconi, la crescita come allenatore con il suo
Milan, le vittorie e le sconfitte brucianti, affrontate sempre con
uno stile unico, dentro e fuori dal campo. Episodi e aneddoti
entrati a far parte della storia del calcio.
Nice guys finish last: così titolano i Green Day in una loro
canzone. Leonardo è quello che potremmo definire un bravo ragazzo,
per la sua correttezza e lealtà. Ma non arriva ultimo perché ha il
coraggio delle proprie idee, pur rispettando profondamente quelle
altrui. Perché ha il coraggio, spesso, di ragionare con il cuore. I
giocatori l'hanno capito, pur in una stagione difficile. I tifosi
l'hanno sovente applaudito, nonostante due derby persi male. Il
popolo del Milan ha preso una coscienza diversa. La coscienza del
Diavolo. Il Leonardo del calcio
non è solo doti tecniche e qualità manageriali, sagacia tattica e
fantasia. Il Leonardo del calcio è soprattutto umanità e
sensibilità: nell’approccio con i calciatori, estrosi come
Ronaldinho ma anche enigmatici come Nelson Dida; nel rapporto con i
media; nella vita sul campo e fuori dal campo. Un ‹‹allenatore
gentiluomo››, sembianze da manager ma il Brasile nel cuore e l’animo
permeato da una forma di religiosità tutta sua. Un personaggio
inquadrato in questo libro attraverso flash scattati lungo l’arco
della sua vita nel calcio (e non solo). Un album ricco di Brasile e
di sorrisi.
Un personaggio particolare nel mondo del pallone, neanche a farlo
apposta un alter ego perfetto per il suo dirimpettaio, l’istrionico
Josè Mourinho con le sue focose comparsate in pubblico. Storie di
una rivalità destinata ad arricchirsi ancora di numerosi capitoli,
così come la carriera del Leonardo mister.
Fanno invece già parte dei libri di storia (del calcio) alcuni
capitoli della storia personale di Leonardo, come la
rimonta-scudetto del 1999 o il Mondiale 1994. Il Milan e il Brasile,
il rossonero e il gialloverde: due abbinamenti importanti negli
affreschi del Leonardo del pallone, che potrete trovare in
appendice. Fanno parte della storia del calcio anche il manrovescio
subìto nella finale iridata 1998 contro la Francia, l’harakiri del
Milan contro il Galatasaray in Champions League nell’autunno 1999,
lo 0-4 nel derby con l’Inter (da allenatore) il 29 agosto 2009.
Delusioni, sì, ma da cui ripartire in fretta. Ovviamente con un
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