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La vita segreta di Zidane
L'Italia accoglie nei
suoi confini... "La vita segreta di Zinedine Zidane". Si tratta
della celebre biografia non autorizzata che ha fatto discutere in
Francia, venendo pubblicata da Marsilio (304 pp., 19 euro). La
storia con tutta probabilità troverà un riscontro positivo tra i
tifosi di... Marco Materazzi.
Ricapitoliamo velocemente per quei due o tre (sul pianeta) che si
fossero persi le punte precedenti. Come noto, la sera del 9 luglio
2006, allo stadio di Berlino gli azzurri vinsero i Mondiali di
calcio, ma tutto il contorno che stupì tutti fu rappresentato dalla
testata di Zizou al difensore dell'Inter. Per settimane il gesto di
Zizou restò alla ribalta delle cronache di tutti i media europei e
dopo tre anni le scuse ufficiali a Materazzi non sono ancora
arrivate.
E qua torniamo a bomba. Il libro-biografia di Besma Lahouri svela
particolari finora sconosciuti: il campione francese avrebbe ammesso
a un cugino di aver sbagliato a colpire Materazzi e di essere
dispiaciuto per la testata.
Secondo l'autore, dopo l'espulsione Zizou non si unì agli altri
compagni in hotel ma lasciò lo stadio con i suoi due fratelli,
Nourredine e Farid, andando a cena. Invano i suoi familiari
cercarono di capire cosa lo aveva portato a quel gesto, con Zidane
che decise di chiudersi nel silenzio. A dicembre 2006, Akbou, un
cugino di Zizou che vive in Algeria. Il ragazzo, nel dicembre 2006,
fece tutta la strada che separa Kabylia da Algeri per parlare con
l'ex fantasista di Real Madrid e Juventus di "quella testata, un
gesto tipico di casa nostra". Lungi dal rimproverarlo, Akbou,
farmacista di 40 anni, disse a Zidane che aveva "fatto bene" a
reagire alla provocazione di Matrix. Secca la replica del fantasista
agli ordini di Domenech: "Non dire mai più che ho fatto bene a dare
quella testata a Materazzi. Non ho fatto bene e mi dispiace, non
dire mai che ho fatto bene". Fra i due - afferma il libro dei
segreti di Zizou - seguì un lungo silenzio.
Rinviando per i particolari al libro, a detto che esso risponde
anche a una domanda fondamentale: "Chi è oggi Zidane?". L'uomo che
ha aiutato Florentino Perez a strappare Kakà al Milan e che si sta
adoperando per portare a Madrid anche il conazionale Frank Ribery
("farò tuto quello che è posisbile per riuscirci", ha dichiarato in
queste ore)? Non solo. Certo, Zizou, in Francia come in Italia e
Spagna è un personaggio pubblico, in certe città viene riconosciuto
come un eroe nazionale, ma di lui si conosce poco o nulla del
privato. Nel libro ci sarà tutti di più: presidenti, allenatori, ex
compagni di squadra, amici d'infanzia, parenti, giornalisti, medici,
professionisti del calcio, politici. Le loro testimonianze tracciano
il ritratto inedito di un giocatore dal talento eccezionale e dalla
personalita' sopra le righe, allo stesso tempo affascinante e
umorale, sottile e violento, generoso e manipolatore, prigioniero
dei suoi contratti pubblicitari.
Poco prima che uscì in Francia il libro fece discutere per altre
controverse rivelazioni. Secondo l'autore del libro, Zizou saltò i
test antidoping di Francia-Arabia Saudita del 1998 (prima fase dei
mondiali poi vinti dai blues) e Francia-Italia del 2006 (quando
venne espulso in finale di Berlino), malgrado quanto prescrivesse il
regolamento Fifa. La storia è rafforzata dalla testimonianza di due
medici Fifa e la spiegazione di questo fatto, Besma Lahouri la
ascrive allo status di "semidio" raggiunto da Zizou nel mondo del
calcio. ).
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