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"Andrea
Fortunato. Una stella cometa". La
prima biografia a 15 anni dalla morte
Il libro "Andrea
Fortunato. Una stella cometa" si sviluppa intorno ad una serie di
testimonianze rilasciate da grandi protagonisti dello sport che
hanno accompagnato Andrea Fortunato nella sua vita di atleta e
ragazzo. Si parte da Salerno, dai ricordi dei familiari e di chi lo
ha visto tirare i primi calci al pallone. In questa fase emerge il
carattere determinato e cocciuto di Andrea: ogni cosa decidesse di
fare si impegnava al 100% per riuscirci e arrivare al traguardo
finale. Ma oltre ai lati caratteriali, esce fuori l’Andrea bambino e
ragazzo: il rapporto con il maestro elementare, cosa gli piaceva
guardare in tv, quali erano le sue piccole manie, il ritratto di un
bambino normale con un grande sogno. Si arriva poi Como dove arriva
adolescente e si impegna al massimo per raggiungere il suo
traguardo, che era quello di diventare un calciatore professionista
e vivere di calcio. L’inizio è durissimo, lontano dagli affetti e
dall’amata Salerno a 14 anni e solo a più di mille chilometri di
distanza in un universo totalmente diverso per ritmi ed esigenze. Ma
tutti quelli che lo hanno conosciuto a Como sottolineano che è
proprio in questo momento che Andrea decide di impegnarsi ancora di
più, per superare tutte le difficoltà. Dal Como al Genoa e poi il
prestito al Pisa, in serie B, dove Andrea diventa uomo grazie ai
consigli di Romeo Anconetani e un calciatore su cui investire,
grazie alla grande annata che disputa sotto la Torre pendente.
Spinelli e il Genoa lo riprendono e l’annata in serie A è
fantastica: Andrea entra in contatto con il mondo del calcio a
livelli altissimi e ogni giorno deve vedersela con campioni del
mondo come Collovati, grandi protagonisti del passato come Tacconi e
giovani emergenti come Ruotolo. Genova è il trampolino di lancio
verso la grande squadra, la Juventus. Andrea in poco meno di due
anni di Juve vive tutto: dalla cena pre-ritiro con Boniperti,
all’incontro con Trapattoni, alle serate insieme a Baggio, Vialli e
Di Livio, all’amicizia fortissima con Torricelli e Ravanelli. E poi
la malattia di cui tutti parlano con dolore. Perché Andrea era un
calciatore che stava diventando campione e un ragazzo a cui era
facile volere bene.
A chi è rivolto Il libro parla di sport, amicizia, passione.
Descrive dal di dentro cosa vuol dire diventare un calciatore
professionista e svela anche i momenti di debolezza che tutti i
campioni hanno vissuto. La vita di Andrea può essere letta dagli
appassionati di sport, da chi è attento alle storie e vuole saperne
di più, dai tifosi delle squadre coinvolte e non solo, persino dalle
donne che vogliono leggere di una storia reale e raccontata da chi
l’ha vissuta.
L'Autore:
Jvan Sica
(Salerno, 1980), scrittore ed esperto di letteratura sportiva e
storia dello sport, ne scrive sul suo blog
www.sportvintage.blogspot.com e su altre testate web. Addetto stampa
della Biblioteca del calcio “Andrea Fortunato”. Ha pubblicato
“L’Europa nel pallone. Stili, riti e tradizioni del calcio europeo”
(Zona, 2008). Suoi lavori appariranno sulla rivista di letteratura e
cultura sportiva Linea Bianca (Limina Edizioni) e sta per uscire con
un nuovo libro sul calcio degli anni ’90. Lavora nel settore
marketing di MSC Crociere |