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L’importanza della
mobilita’ articolare nei
giovani calciatori
In questi lunghi anni
dedicati alla formazione
di giovani calciatori,
la mia attenzione
professionale si è
sempre soffermata su
quello che subisce il
corpo del giovane atleta
in conseguenza di un
allenamento proposto
senza riconoscere le
giuste considerazioni
sulla crescita fisica.
Questo interessamento mi
ha portato ad una
riflessione: una
limitata espressione
delle capacità
condizionali non possono
essere
evidenziate solo dopo
test fisici o visite
specialistiche, oggi c’è
bisogno che anche
l’Istruttore,
l’Allenatore i Terapisti
coinvolti nei vari
Settori Giovanili, siano
capaci di individuare
queste difficoltà
osservando e analizzando
già in allenamento i
limiti dell’allievo
prima che sia troppo
tardi in virtù di una
crescita fisica che non
conosce ostacoli. Non è
più consentito escludere
dal gruppo il giovane
calciatore per una
carenza di tecnica di
base, l’allenatore ha
l’obbligo di indagare
sul problema e scoprire
le cause che in molte
circostanze sono legati
a difetti posturali,
disfunzioni
morfologiche, a
paramorfismi e ai
dismorfismi che
condizionano in qualche
modo lalibera
espressione della
tecnica di base. Questi
argomenti fanno si che
anche la mobilità
articolare ha la sua
importanza
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