Giocatori dispiaciuti, Melis molto dispiaciuto («Il lavoro di un tecnico non si giudica in sole tre gare, sono state le sue prime parole da ex allenatore del Sanluri», situazione tesa e presa di posizione del massimo dirigente che per cambiare la rotta della sua squadra ha scelto le maniere dure. Una sferzata che potrebbe regalare i risultati sperati, ma potrebbe anche risultare un boomerang, qualora i giocatori non dovessero recepire i dettami di Petrone.
Pilloni viene da diverse promozioni consecutive e probabilmente sogna di vincere ancora per fare il salto tra i professionisti. La squadra è costata parecchi soldi (sempre meno comunque di quelli spesi dalle società laziali), Sanluri fa pochi spettatori e non ha grossi introiti pubblicitari. Forse un campionato di transizione (Melis in ogni caso avrebbe potuto anche fare bene, dal momento che aveva ancora una stagione davanti) sarebbe stato più salutare. Pilloni ritiene invece che la svolta ci debba essere comunque: ecco quindi la scelta Petrone.
Tecnico giovane, campano, Petrone vive a Olbia e in Sardegna ha già guidato Calangianus (una vittoria in Eccellenza), Tempio (esonerato) e Nuorese (altra vittoria in serie D, dopo essere subentrato a Perra. A più riprese è stato allenatore per più squadre, agli ordini di Goveani. Dei suoi collaboratori per ora non ha portato nessuno. Insieme a Melis è andato via anche il suo secondo Daniele Zini.
Petrone era libero e nelle sue ultime uscite da allenatore ha allenato nella scorsa stagione il San Marino, dove era stato chiamato in corsa, per poi essere esonerato. Due anni fa la clamorosa cacciata dal Lumezzane, quando era primo in classifica con un enorme margine di vantaggio e nel giro di poche gare dilapidò tutto. (Fonte: Unione Sarda)